domenica 25 febbraio 2007

Domani è un altro giorno


Ho passato tutto giorno a pensare, a capire e a come trovare la soluzione. Non posso dire che non capivo, ma sapevo che più passa tempo più la gente è tremendamente paurosa e cosi ne è condizionata. Io che non sopporto la falsità e l'ipocrisia (non è la stessa cosa? Boh.), io che parlo con serenità le cose e sempre con serenità affronto le cose. No. Ci vuole la violenza, per affrontare le cose, cosi pensano gli altri. Ma quello che mi rende triste, è che ci conosciamo da una vita ed in realtà non ci conosciamo affatto. E' questo che mi fa male. D'accordo, non abbiamo gli stessi pensieri, ma ci vuole la violenza per impormi a pensare come loro? Ma siamo scemi? Ma allora, cosa significa saper accettare uno l'altro? E l'amore? Allora sono tutte parole? O semplicemente, sono cosi presuntuosi che credono di sapere che cos'è l'amore. E tutto questo mi stanca. Non capiscono il perchè io piano piano sparisco dalla loro vita, il perchè non ho più niente da spartire con loro se non condividiamo reciprocamente, a loro interessa che io sia solo lo spettatore della loro vita. Lo faccio, ma poi sai che noia. Mi piace condividere i pensieri sulla vita, sull'amore, sulla gioia, sul dolore e cosa succede? Nisba. A loro interessano i problemi concreti visti come la tragedia greca e il che mi fa ridere. Io cho ho vissuto il vero problema della vita, l'ho affrontato duramente e ce l'ho fatta, per questo ho sempre voglia di ridere, di scherzare e di gioire. No. Devo amare la loro violenza. No. Non ci sto. Mi dispiace, non me ne fotte un cazzo se non mi approvano, io sono libero come l'aria, dico quello che penso ed mi esprimo senza vergognarmi. Guerra? No, grazie, che facciano agli altri, tanto c'è sempre qualcuno che ami questo nonostante abbia conosciuti tanti. Ho capito che non serve andarmene perchè anche in un altro posto ne conoscerò altri come questi. Per tutto giorno ho cercato di togliermi addosso le schifezze che mi hanno attribuito, ho cercato di respirare forte e avere tanta quella forza di riuscire a staccarmi dal loro mondo. Ho capito di essere profondamente solo, il che non mi stupisce perchè so di essere molto forte come carattere e quindi non esiste uno più forte di me (o si?)e questo non mi spaventa, sembra un crimine usare l'intelligenza e la sensibilità nel conoscere il vero significato profondo dell'universo e quando comincio a capire mi sembra di vederli, sotto dalla nuvola dove mi siedo, che cercano di sbranarmi e sospiro perchè ho capito il perchè Pitagora e Eraclito furono uccisi.
Forza, forza e forza. Pazienza, pazienza. Amore, amore.
E mi immagino di essere come Scarlet accanto all'albero con il tramonto davanti: "Domani è un altro giorno".

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